Per il Gestore del Sistema Elettrico (GSE) la rete interna di distribuzione di energia elettrica del porto di Savona, appartenente all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, risulta essere un Sistema Semplice di Produzione e Consumo, sistema che permette di mettere a disposizione degli utenti della rete qualsiasi produzione di energia al suo interno sotto forma di autoproduzione. Quello di Savona è il primo fra i grandi porti italiani ad aver concretizzato un progetto dedicato all’autosufficienza energetica da fonti rinnovabili utilizzando questo modello energetico.
Il SSPC è stato riconosciuto dal GSE nel 2019 , il progetto è in divenire e prevede la realizzazione di un sistema integrato che comprende: impianti fotovoltaici da 4 MW complessivi di potenza (attualmente sono installati ed operativi 121 kW), per una produzione annua di 4,5 GWh; un Energy Management System per la gestione e il monitoraggio della rete e delle performance ambientali; un sistema di accumulo dell’energia di dimensioni tali (20 MWh) da fornire la metà dell’energia che serve ad una grande nave da crociera in porto. L’installazione di adeguati sistemi di controllo e di ottimizzazione avranno lo scopo di massimizzare lo sfruttamento delle risorse rinnovabili all’interno del porto senza compromettere la sicurezza della rete, incrementando la qualità del servizio e riducendo i costi.
Questa configurazione permetterebbe di rendere quasi completamente autosufficiente il porto per tutte le sue attività quotidiane e, in più, consentirebbe di alimentare da terra una grande nave passeggeri in modo che una parte dell’energia consumata a bordo sia rinnovabile e prodotta a km 0.