Venti esperienze per raccontare e dimostrare come sia davvero possibile immaginare una nuova edilizia, che non sia più un pericolo per l’ambiente, per il consumo di suolo e di energia, ma una opportunità per la rigenerazione urbana e la lotta contro i cambiamenti climatici. È questo il filo conduttore del Primo Rapporto Mainn redatto da Legambiente e presentato oggi Verona, in occasione della Fiera EcoHouse. Il report fa il punto sui materiali innovativi e sostenibili che stanno caratterizzando il nuovo settore edilizio, ovvero quello in grado, grazie all’uso di questi materiali, di rilanciarsi attraverso la chiave dell’economia circolare e ad una sempre maggiore attenzione alla qualità, salubrità ed efficienza delle prestazioni. Qualche esempio? Dalle vernici naturali al vetro riciclato per passare alle balle di paglia e ai mattoni Catalyst (ottenuti da 80% di scarti di marmo sbriciolati e recuperati e pressati a freddo con 20% di cemento bianco).
L’obiettivo è quello di far capire come già oggi vi siano materiali, esperienze e competenze per promuovere un cambiamento di cui possono beneficiare direttamente le famiglie e più in generale la qualità e vivibilità delle nostre città. “L’interesse – spiega Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente – sta nel fatto che non si è più nel campo delle buone intenzioni ma di materiali certificati nel ciclo di vita e nelle prestazioni energetiche che possono garantire la provenienza dal riciclo la loro riciclabilità e salubrità. La sfida attuale è quella di far conoscere queste esperienze per farle uscire da un utilizzo ancora limitato, legato proprio alla disponibilità ed affidabilità di informazioni. Pochi sanno, infatti, che queste innovazioni sono state utilizzate in cantieri in Italia e all’estero, con prestazioni e vantaggi provati”.
Tra le venti esperienze raccontate da Legambiente nel Rapporto Mainn c’è ad esempio quella dell’Istituto Comprensivo “Via Linneo”, meglio conosciuto come Scuola Media Mameli (istituzione pubblica composta dalla Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado del Comune di Milano), che durante alcuni interventi interni ha utilizzato la tecnologia Airlite. Si tratta di una pittura minerale per interni, inorganica ad elevata traspirabilità. Nel settembre 2016, l’istituto conosce momenti di sconforto dovuti a problemi strutturali che hanno visto coinvolte le parti comuni della scuola, come la palestra e anche qualche aula la cui vernice grigia dei muri, stava iniziando a scrostarsi a causa di infiltrazioni d’acqua. I genitori e i docenti hanno deciso di cambiare le cose e così hanno preso parte al Progetto Scuole. Nell’ottobre 2017 viene organizzato un week end durante il quale 300 individui fra cui studenti, insegnanti e genitori, prendono parte all’opera di ristrutturazione delle aule dipingendo i muri con la tecnologia Airlite. Si tratta di una pittura minerale per interni, inorganica ad elevata traspirabilità. A New York, invece, per ristrutturare il bagno di una abitazione privata a Brooklyn (New York) è stato utilizzato MosaicoMicro, mosaico in vetro riciclato La polvere di vetro, ricavata da vecchi monitor di tv e pc dismessi, viene modellata dall’azienda italiana Frama Mosaici, fino ad ottenere tessere di mosaico “micro” (6x6x3mm). Le sue dimensioni e il suo esiguo peso, garantiscono bassissime emissioni di CO2, diminuendo i tempi di cottura in produzione e diventando anche un prodotto “leggero” da trasportare.
Il Rapporto Mainn nasce all’interno di un percorso di lavoro che, da alcuni anni, vede impegnata Legambiente nell’accompagnare l’innovazione in campo edilizio. Nel 2018, Legambiente ha lanciato la libreria online dei Materiali INNovativi e sostenibili, ospitata sul portale www.fonti-rinnovabili.it, con una selezione di materiali e sistemi edili divisi in: materiali naturali e salubri, materiali provenienti da riciclo, materiali e sistemi innovativi. Le storie raccontate attraverso la libreria, la mostra e questo Rapporto, riguardano filiere che consentono di trasformare problemi in opportunità. Perché rappresentano la concreta possibilità di ridurre l’utilizzo di cave e gli impatti ambientali dei processi costruttivi. Il Rapporto MaINN è stato realizzato selezionando materiali e tecnologie disponibili sul mercato, con prestazioni certificate. Questo per dimostrare che la prima barriera, quella della disponibilità, è già superata e non esistono scuse per l’utilizzo di questi materiali. La seconda barriera è l’accesso di questi materiali al mercato e quindi la crescita della domanda per questo tipo di prodotti.
Scarica qui il Rapporto di Legambiente