Basta multe ai monopattini elettrici!
Giovedì 28 novembre ore 11 davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Piazzale di Porta Pia, 1
Il 28 Novembre un sit-in davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere di fermare la criminalizzazione nei confronti di chi circola con mezzi che non inquinano le città. Torino, Brescia, Milano, Roma, Bari: ogni giorno escono notizie di multe (fino a 6mila euro!) e di sequestri di monopattini elettrici.
Il paradosso é che nel momento in cui questi mezzi per spostarsi crescono in modo esponenziale come diffusione, per riduzione dei costi e comodità d’uso, in Italia trovano incredibili ostacoli di fronte. La ragione é l’incertezza normativa che ancora rimane in Italia nelle regole di circolazione. Perché malgrado l’approvazione di un Decreto sperimentale sulla micromobilità elettrica ancora non sono risolti i nodi aperti e le conseguenze sono multe e sequestri. Sono infatti ancora pochissime le città che hanno approvato il regolamento per la micromobilità previsto dal Decreto, e anche in queste si può circolare in limitate aree della città per cui, anche in questi luoghi si rischiano multe. Ad esempio per chi abita in periferia e magari percorre un tratto di strada fino a una stazione dove prendere il treno.
Questa situazione può cambiare se semplicemente copiamo da quanto hanno fatto negli altri Paesi. Chiediamo che i monopattini elettrici e tutti i mezzi della micromobilità – che rientrano nei limiti di potenza e velocità fissati dal Decreto (20 km/h) -, siano equiparati alle bici e alle bici elettriche per le regole di circolazione su strada. In questo modo, come avviene a Berlino, a Barcellona, a Bruxelles, a Parigi i monopattini elettrici avranno dei riferimenti normativi nel codice della strada e le città potranno fissare regole specifiche per vietare la circolazione nelle strade con più rilevante traffico o in quelle pedonali più frequentate, per ragioni di sicurezza.
Le città italiane vivono una drammatica situazione di inquinamento atmosferico a cui dobbiamo dare con urgenza risposte. E la micromobilità elettrica rappresenta uno dei tasselli della rivoluzione di questo settore – insieme a una forte offerta di trasporto pubblico integrata con lo Sharing di auto e scooter elettrici, bici, monopattini – che rende oggi possibile ridurre le auto in circolazione e anche quelle di proprietà. Perché permette ad ognuno di immaginare il percorso di spostamento per andare al lavoro, a scuola, all’università nella forma più sostenibile, veloce e anche economica.
E’ ora di togliere le barriere per la mobilità che non inquina.
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