Italia che Rinnova

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Italia che Rinnova

L’ITALIA CHE RINNOVA è la campagna di sensibilizzazione promossa da Aiel, Anfus, Assocosma,  Energia dal Legno, Kyoto Club, Legambiente Risorsa Legno e Uncem con l’obiettivo di valorizzare e migliorare il processo di sviluppo che prevede l’utilizzo del legno come fonte energetica.

Un tema certamente delicato, soprattutto in alcune aree geografiche, non solo in termini di inquinamento atmosferico, ma anche di gestione del patrimonio boschivo e forestale, nonché di tipologia di impianti e requisiti di sostenibilità.  Tutti temi che se non governati rischiano di trasformare quella che oggi rappresenta una opportunità risorsa in un rischio ambientale e per la salute.

Oggi le biomasse sono la seconda fonte nella copertura dei consumi termici, prima tra le rinnovabili, e se prendiamo in consideriamo tutte le tipologie di impianto, in grado di dare anche un importante contributo ai consumi elettrici. Chiara la posizione di Legambiente su questo tema

Italia Rinnovabile è l’occasione per parlare dei piccoli impianti domestici alimentati a biomasse solide e ampiamente diffusi nei nostri territori. Ad oggi infatti, secondo i dati di Aiel, esistono oltre 4 milioni di vecchi impianti, con più di 20 anni di vita, da rottamare. Impianti che possono essere sostituiti con più moderni e sostenibili, in grado di ridurre dell’80% le emissioni inquinanti. Un salto tecnologico importante, in grado di dare un contributo concreto in termini di qualità dell’aria, ma anche allo sviluppo economico del Paese considerando che il 70% degli apparecchi presenti in tutta Europa è Made in Italy.

Un processo di cambiamento del settore importante, da spingere nella migliore direzione possibile.

Il legno infatti, se ben utilizzato e gestito in tutta la sua filiera, di cui l’uso energetico è l’ultimo parte, può essere una risorsa importante per il nostro Paese. O meglio per le aree in cui questa risorsa è disponibile. Consente infatti di risparmiare fino al 75% dei costi in bolletta rispetto ad impianti alimentati a fonti fossili. Ma rappresenta anche un’occasione di valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale, oggi per lo più abbandonato a se stesso. In Italia questo patrimonio ha un’estensione di circa 11,8 milioni di ettari, pari al 39% della superficie del Paese, ed è in continua espansione causata dell’abbandono e dallo spopolamento delle aree interne e montuose. Con la cessazione delle attività agrosilvopastorali e con la riduzione della gestione attiva del territorio montano e rurale vengono pericolosamente compromessi, non solo i caratteri strutturali e funzionali del patrimonio boschivo e l’assetto idrogeologico del Paese, ma a cascata anche i diversi settori della filiera foresta-legno e in generale lo sviluppo socio-economico di molte realtà territoriali locali.

Parte della gestione di questa risorsa passa per l’utilizzo, per fini industriali ed energetici, di questo legname, pari a 38 milioni di metri cubi l’anno. Contro i  9-11 milioni di metri cubi oggi realmente recuperati.

E’ evidente quindi che la gestione, valorizzazione e tutela attiva, nonché lo sviluppo delle filiere boschive e forestali possono assumere un ruolo strategico per il nostro Paese e in particolare per le sue Aree Interne.

Ulteriore elemento che ha rende più interessante questa campagna, è l’accompagnamento con il sistema di certificazione ARIA PULITA lanciato da Aiel qualche anno fa e che si rivolge a caminetti aperti e chiusi, stufe a legna, cucine a legna, caldaie a legna, a pellet o a cippato con l’obiettivo di attribuire a ciascun generatore di calore certificato una classe di qualità coerente con i livelli qualitativi assicurati, in termini di rendimento ed emissioni di particolato primario, composti organici totali, ossido di azoto e monossido di carbonio.

 

 

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