Nella città di Messina, più precisamente nel rione Mangialupi, è in corso la costituzione della prima Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale che si svilupperà a partire dalla sede dell’Associazione Le.LA.T, la Lega Lotta Aids e Tossicodipendenza, promotrice dell’iniziativa insieme al Comune di Messina e che vedrà il coinvolgimento anche di alcune famiglie del rione cittadino che si trovano nella condizione di povertà energetica, per un totale di 20 soci.
Dal punto di vista energetico, il progetto prevede il repowering e la messa in funzione di un impianto da 20 kW situato sul tetto della Le.LA.T. che verrà ampliato anche con un secondo impianto da 35 kW, per una potenza complessiva di 55 kW. Il sistema sarà in grado di produrre annualmente energia pulita per circa 80.000 kWh che alimenteranno le utenze della Le.LA.T. e delle famiglie individuate attraverso l’Avviso pubblico nell’ambito del progetto di lotta alla povertà energetica.
Sotto il profilo economico, il regolamento della CERS di Messina prevede che gli utili derivanti dal sistema di incentivi per le comunità energetiche siano distribuiti tra i soci in modo proporzionale rispetto all’energia consumata istantaneamente, privilegiando i consumatori, ossia le famiglie, proprio nell’ottica di apportare il più alto beneficio economico e sociale possibile.
Quella di Messina è un’iniziativa che segue il sentiero tracciato con successo dalla Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale di Napoli Est, dove la comunità energetica non si è limitata solamente a contrastare il fenomeno della povertà energetica fra le famiglie ma è stata un vero e proprio volano di riscatto sociale e di ritrovato senso di comunità per un quartiere difficile, lo stesso riscatto che, ci si augura, potrà sperimentare anche il rione Mangialupi.