Aeroporti di Puglia

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Aeroporti di Puglia

L’Ala Est dell’Aeroporti di Puglia di Bari, messa in esercizio a febbraio 2015 è parte del Master Plan che prevede l’ampliamento della struttura anche sul lato ovest. Aeroporti di Puglia, ha voluto dare un’impronta verde all’intervento, indirizzando il progetto verso un’architettura eco-compatibile, integrando nella progettazione soluzioni per la produzione di energia pulita. I pannelli fotovoltaici sono stati integrati nella facciata sud e sulla copertura dell’edificio. Si tratta di 632 moduli che producono 164.000 kWh/anno. Equivalenti a evitare 85 t/anno di CO2, con un evidente contributo alla riduzione dell’impatto ambientale e alla riduzione dell’emissione di gas serra, polveri e sostanze tossiche. Inoltre sulla copertura dell’edificio sono stati installati 10 collettori per la produzione di acqua calda sanitaria a copertura di più dell’80% del fabbisogno di acqua calda dell’aerostazione. Le ampie e lunghe vetrate delle facciate garantiscono l’ingresso della luce naturale; questo rappresenta un significativo risparmio in termini di consumi energetici. Le vetrate sono state realizzate con vetri selettivi, in grado cioè di limitare l’apporto di calore del sole e, allo stesso tempo, di far passare la luce. In questo modo si diminuiscono i carichi termici dovuti all’irraggiamento solare e si diminuisce l’energia necessaria per climatizzare gli ambienti, con ulteriori sensibili risparmi di energia elettrica. Le vetrate sono inoltre dotate di vetrocamera che garantisce, durante l’inverno, un elevato isolamento termico. Tutto l’impianto d’illuminazione si avvale di tecnologia LED. La combinazione con la regolazione automatizzata dell’intensità genera un risparmio di circa il 50% rispetto ad un impianto tradizionale. Grazie all’utilizzo di copertura a tetto verde sulla nuova ala est si è puntato a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio: questo tipo di copertura assicura maggiore coibenza termica, abbattimento dei carichi termici estivi, sfasamento dell’inerzia termica e dell’effetto “isola di calore”.