LE RISORSE NATURALI LOCALI
La popolazione del Primiero e Vanoi, anche a causa dell’isolamento che caratterizza il territorio ha saputo tradure al meglio, fin dal passato, le risorse naturali locali al fine di assicurare l’indipendenza e la sopravvivenza del territorio.
Il Legno: Una importante ricchezza locale è rappresentata da questa risorsa. La percentuale boscata del Primiero-Vanoi è di 243 km2 pari al 58,8% dell’intero territorio. Essa è composta per ben il 95% da fustaie, di cui l’80% legname da opera (abete rosso, bianco e larice). Quasi la totalità delle foreste sono di proprietà dei Comuni. Questa particolarità deriva dal fatto che prima della prima guerra mondiale il Primiero-Vanoi ed il Trentino in generale appartenevano allo Stato austriaco che aveva riconosciuto le proprietà boschive ai comuni locali.
L’utilizzo della risorsa boschiva nel Primiero Vanoi e nel resto del Trentino viene effettuato in modo molto rigoroso al fine di non danneggiare il bosco e non eccedere nel suo utilizzo. A cadenza decennale ogni comune effettua un corposo studio del bosco chiamato “piano di assestamento forestale”. Esso prevede innanzitutto l’individuazione delle porzioni di bosco suscettibili di taglio (prelievo) da quelle non utilizzabili per l’importante funzione ambientale o turistico-ricreativa da esse ricoperte. Le porzioni utilizzabili vengono quindi suddivise in sezioni e sottoposte a confinazione e misurazione (pianta per pianta).
Al termine dello studio viene analizzato il grado di crescita di ogni sezione e stabilito quindi in modo puntuale la quantità di prelievo (taglio) massima possibile nel prossimo decennio al fine di garantire il perfetto equilibrio di rigenerazione. Sulla base di tale importante studio, annualmente il corpo forestale Provinciale e Comunale procedono a selezionare in bosco gli alberi che è possibile tagliare (priorità viene data agli alberi maturi, che limitano la crescita di altri ecc.) stabilendone il valore di mercato da porre a base d’asta.
In base a tali studi la quantità annua di legname prelevabile nelle foreste comunali del Primiero-Vanoi (ripresa annua) ammonta mediamente a circa 35.000 metri cubi. Inoltre, nel Primiero e Vanoi non si effettuano tagli di intere porzioni di bosco (a fratta) ma si selezionano piante in modo sparso e distribuito. Anche se ciò causa minori ricavi dalla vendita dal legname (i costi di taglio ed esbosco sono maggiori) assicura notevoli vantaggi paesaggistici.
Il legname così selezionato viene quindi venduto per lotti all’asta da parte dei comuni e i ricavi ottenuti vengono investiti in parte per migliorare il bosco (10% minimo) e il resto a beneficio della popolazione per opere pubbliche o servizi comunali. E’ in ogni caso garantita, secondo appostiti regolamenti e disciplinari, la possibilità per i cittadini di prelevare gratuitamente dai boschi comunali legna da ardere e legname da opera per la costruzione della propria casa. Tale sostegno alla cittadinanza si chiama “diritto di uso civico”.
Grazie a questa gestione dei boschi ad elevata sostenibilità tutte le foreste comunali del Primiero e Vanoi beneficiano della certificazione PEFC (Pan European Forest Certification). Nel passato la repubblica marinara di Venezia si approvvigionava nelle foreste locali per la costruzione della sua flotta navale. Il legname veniva trasportato per fluitazione lungo i torrenti fino al mare. La lavorazione dei boschi e l’artigianato locale generano una interessante quantità di biomassa suscettibile di utilizzo energetico.
L’acqua: l’altra grande risorsa locale. Anche essa sin dal passato è stata utilizzata dalla popolazione locale, dapprima come forza motrice per i numerosi mulini, magli e segherie e successivamente per la produzione di energia elettrica.
Prima di assegnare una nuova concessione idroelettrica i comuni locali hanno la possibilità di esprimersi in merito ad un diverso e prevalente utilizzo dell’acqua. Dopo una rigorosa valutazione in merito agli impatti ambientali viene rilasciata la concessione. E’ presente un documento a livello Provinciale denominato “Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche” che disciplina per ogni corso d’acqua la possibilità massima di captazione, le relative regole e soprattutto la quantità di deflusso minimo vitale, ovverosia la quantità di acqua, anche modulata nel corso dell’anno in funzione dell’afflusso, che deve essere rilasciata in torrente per garantire la vitalità del corso d’acqua.
Tutte le grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico in Trentino, compreso il Primiero e Vanoi prevedono il pagamento di un canone che viene in larga parte versato ai comuni locali. E’ previsto inoltre il versamento di un canone di € 5 per ogni kWh di potenza media nominale di concessione destinato esclusivamente a progetti di tipo ambientale.
In Primiero il rapporto con i pescatori è molto buono. Essi partecipano esprimendo il loro parere in ogni operazione sugli impianti idroelettrici che possa limitare anche temporaneamente l’esercizio della pesca e la gestione del patrimonio ittico. I diritti di pesca su tutti i corsi d’acqua locali sono della società municipalizzata locale che li mette a disposizione a titolo gratuito alle associazioni di pescatori.