Il percorso energetico del Primiero e Vanoi
Nel 1901 al fine di cogliere le importanti opportunità offerte dai primi impieghi dell’energia elettrica, i comuni locali hanno costruito con grande coraggio e caparbietà una centrale idroelettrica e una prima rete di distribuzione. Per far fronte all’ingente spesa hanno effettuato un taglio straordinario dei boschi. L’obiettivo era quello di accompagnare con l’energia elettrica lo sviluppo del settore turistico che stava nascendo in zona. Un singolo comune non sarebbe mai riuscito ad effettuare da solo un opera di tale portata e per raggiungere l’obiettivo tutti i comuni hanno deciso di unire gli sforzi e realizzare l’impianto mediante una società da loro equamente partecipata: ACSM S.p.A.
La centrale nel 1957 è stata poi sostituita da un altro impianto idroelettrico più moderno affiancato nel 1986 da un’altra centrale, anch’essa idroelettrica, realizzata per sopperire al crescente fabbisogno energetico locale. Sin dall’inizio della sua avventura energetica il territorio ha saputo quindi essere indipendente sotto il profilo energetico.
Parallelamente al percorso della municipalizzata ACSM venivano realizzati in zona a partire dagli anni venti del novecento alcuni grossi impianti da parte di soggetti industriali esterni al territorio. Tali impianti nel 1988 passavano in mano ad ENEL e nel 2001 grazie ad un delicato lavoro di collaborazione tra comuni locali e Provincia sono stati acquisiti dalla locale municipalizzata ACSM attraverso una società di scopo. Tale momento è stato storico in quanto la comunità locale ha potuto dopo anni di sfruttamento esterno riappropriarsi della propria risorsa idrica.
Grazie ai proventi derivanti dalla produzione idroelettrica sono recentemente stati sviluppati altri importanti progetti nel campo ambientale ed in particolare nelle biomasse tramite la realizzazione di due impianti di teleriscaldamento a cippato (legno) e un terzo attualmente in costruzione