La depurazione sostenibile a Lecce

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La depurazione sostenibile a Lecce

L’avanguardia degli impianti di depurazione delle acque reflue

Comune di realizzazione  Comune di Lecce 
Fonti rinnovabili  Solare fotovoltaico: kW 16,5 (20.000 kWh/anno) 

Biomassa: kWe 404 (540 MWh/anno)  

                   kWt 528 

Promotore  AQP – Acquedotto Pugliese 
Particolarità  L’impianto di depurazione di Lecce punta sul mix energetico da solare e biomassa 

Acquedotto Pugliese punta sull’economia circolare e sul mix energetico da fonti rinnovabili per rendere sostenibile il processo di depurazione delle acque reflue. Il gestore idrico della Puglia ha infatti messo in esercizio presso il depuratore della città di Lecce sia un impianto solare fotovoltaico da 16,5 kW di potenza, in grado di produrre annualmente circa 20.000 kWh, che un impianto a cogenerazione che sfrutta il fango di depurazione in esubero, addensato e poi trattato nei digestori anaerobici in condizioni controllate di temperatura ed in assenza di ossigeno. Il biogas risultante viene impiegato per alimentare il cogeneratore costituito da un motore endotermico a 12 cilindri che produce calore, per una potenza termica di 528 kWt, ed un generatore sincrono grazie al quale viene generata elettricità per una potenza nominale di 404 kWe, in grado di produrre giornalmente 1.500 kW/h ed annualmente 540 MWh. 

 

L’energia generata dal cogeneratore, sia quella elettrica che quella termica, viene “reinvestita” nel processo stesso di trattamento delle acque reflue in modo da rendere il processo sostenibile. In particolare, quella elettrica è completamente dedicata all’autoconsumo, in modo da ridurre i prelievi dalla rete ed abbattere i costi di esercizio, mentre quella termica è impiegata per la produzione di acqua calda che, con una temperatura di circa 35°, garantisce la stabilizzazione dei fanghi e la conseguente sintesi di biogas.