La Green Station di Potenza

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La Green Station di Potenza

La vecchia Stazione Ferroviaria di Santa Maria a Potenza, in Basilicata, grazie al progetto di riqualificazione e recupero dell’immobile promosso dalla Fondazione con il Sud nell’ambito del progetto Centro per la sostenibilità e grazie all’intesa costituita tra Legambiente, Ferrovie dello Stato Italiane e Rete Ferroviaria Italiana, nel 2016 rinasce e viene restituita alla città come luogo di incontro, di formazione, ricerca e sviluppo: la prima green station di Italia. Di fatto, la stazione di Potenza si trasforma e, con il nome di ScamBioLoGiCo, diventa il luogo in cui si amalgamano e trovano respiro laboratori di riciclo, spazi espositivi per la vendita di prodotti biologici a km0 e il commercio equosolidale. Il fabbricato iniziale, edificio costruito nei primi del Novecento ed adibito a deposito merci, è stato ristrutturato preservando l’architettura
tipica dell’epoca, ma, subendo importanti e sostanziali modifiche, ha ottenuto la certificazione di classe di consumo energetico A, coniugando all’efficienza energetica anche tecniche costruttive biocompatibili e a materie prime provenienti da riciclo. Sull’edificio è stato installato un impianto fotovoltaico che, in poco meno di 4 anni, ha prodotto circa 82.600 kWh di energia elettrica e permesso alla struttura di soddisfare il suo intero fabbisogno energetico, con un autoconsumo di circa 26.900 kWh di energia e la cessione in rete del restante surplus energetico. La struttura utilizza l’energia fotovoltaica per soddisfare anche i bisogni termici, grazie ad un impianto elettrico di riscaldamento a pompa di calore idronica. L’ex scalo merci, inoltre, è stato dotato di un cappotto esterno termoisolante che minimizza le dispersioni termiche e riduce l’utilizzo di energia legato al riscaldamento degli ambienti. Un ottimo risultato per il riuso a fini sociali delle stazioni e degli spazi non più funzionali all’esercizio ferroviario, che promuovendo il concetto di rigenerazione urbana, ambientale e sociale, evita la produzione di 12,5 tonnellate all’anno di CO2.