E’ stata presentata il 7 maggio a Milano la nona edizione di Comuni Rinnovabili, il rapporto annuale con cui Legambiente fotografa dal basso lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia. Oltre 60 le realtà innovative, tra pubbliche e private, messe in evidenza dall’Associazione ambientalista, di queste 4 i premi assegnati in questa edizione.
Il premio “Terittorio 100% Rinnovabile” va all’Unione informale dei Comuni delle Valli di Primiero e Vanoi. Ne fanno parte 8 Comuni della Provincia di Trento che sotto la guida della Società Municipalizzata ACSM e un mix di 5 tecnologie rinnovabili, tra cui due reti di teleriscaldamento, per complessivi 45 km e una rete elettrica locale e di proprietà pubblica, gestiscono l’intera filiera energetica soddisfacendo attraverso le fonti rinnovabili l’intero fabbisogno energetico dei Comuni appartenenti a queste “valli”.
Il premio “buone pratiche di Comuni Rinnovabili 2014” va “alla Comunità del Parco Eolico di Rivoli Veronese” ovvero a tutti i soggetti che insieme hanno collaborato alla realizzazione di uno dei parchi eolici più “originali” d’Italia. La particolarità di questo Parco Eolico, entrato in esercizio nel Comune di Rivoli Veronese (VR), nel marzo 2013, è l’estrema cura e protezione dei caratteri naturalistici, morfologici e pedologici dell’area interessata dal Parco Eolico. Oltre ad un processo di partecipazione che ha coinvolto i cittadini residenti, attraverso assemblee pubbliche, dalla progettazione alla realizzazione, associazioni territoriali e oltre all’Amministrazione Comunale. L’impianto è composto da 4 aerogeneratori da 2 MW ciascuno per complessivi 8 MW di potenza.
Anche al Comune di Albino (BG) viene assegnato il “premio come Buona Pratica“, per la diffusione degli impianti solari a favore dei cittadini. L’Amministrazione infatti, attraverso un investimento di 1,6 milioni di euro ha realizzato 552 kW di pannelli solari fotovoltaici, di cui il 70% a favore di famiglie private. Attraverso un bando pubblico ha dotato, gratuitamente, 113 famiglie residenti di pannelli solari fotovoltaici, per una potenza complessiva di 380 kW. Mentre le famiglie che sono rientrate nei parametri del bando comunale vedranno ridurre, attraverso lo scambio sul posto, la propria bolletta energetica, gli incentivi del Conto Energia andranno nelle casse comunali. A questo si affiancano gli impianti solari realizzati su 10 edifici pubblici, per una potenza complessiva di 172 kW in grado di produrre 537.409 kWh/a ed evitare l’immissione in atmosfera di 310 tonnellate di CO2.
Il quarto “premio Buone Pratica” viene assegnato per la seconda volta al Comune di Maiolati Spontini (AN), una vera eccellenza e un esempio concreto per rappresentare quali e quanti possono essere i vantaggi derivanti dall’uso e dalla buona gestione del territorio. La discarica per rifiuti solidi urbani e per rifiuti speciali derivanti da lavorazioni industriali, certificata Emas e gestita dalla Società pubblica Sogenus da 25 anni, è stata trasformata in una risorsa per il territorio, coniugando attenzione per l’ambiente, sviluppo delle fonti rinnovabili ed economia locale. Attraverso le entrate generate dalla gestione della discarica e dalla vendita dell’energia prodotta da 2 centrali a biogas per complessivi 4,2 MW di potenza, circa 17 milioni di kWh/anno di energia elettrica, pari al fabbisogno di circa 4.000 famiglie, in questi anni il Comune ha investito nello sviluppo delle fonti rinnovabili e in efficienza energetica. A partire dall’impianto solare fotovoltaico da 584 kW realizzato sulla copertura della discarica chiusa, una scuola per 1.200 tra bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria, dotata di sistemi di isolamento termico, acustico e di pannelli solari fotovoltaici. La “Biblioteca-Effemme23” – 50mila prestiti nel solo 2013, realizzata sui resti di un’antica fornace del 1923 e divenuta oggi “piazza della cultura”, bando pubblico per i cittadini che ha consentito di realizzare 370,17 kW di impianti solari fotovoltaici e 162 mq di pannelli solari termici su strutture private. Negli edifici pubblici invece sono stati realizzati 40 mq di pannelli solari termici e oltre 600 kW di fotovoltaico, di 15 kW a servizio della centrale idroelettrica da 350 kW sempre di proprietà pubblica.
Oggi le rinnovabili sono presenti in tutti gli 8.054 comuni italiani. Nel 2013 è aumentata la diffusione per tutte le fonti – dal solare fotovoltaico a quello termico, dall’idroelettrico alla geotermia, agli impianti a biomasse e biogas integrati con reti di teleriscaldamento e pompe di calore – e sono ormai più di 700mila gli impianti diffusi nel 100% dei comuni d’Italia: un articolato sistema di generazione distribuita che lo scorso anno ha prodotto la cifra record di 104 TWh e garantito il 32,9 % dei consumi elettrici del Paese e il 15% di quelli complessivi.
Ma il 7 maggio è stata anche l’occasione per lanciare la Rete Comuni Rinnovabili, la nuova iniziativa lanciata da Legambiente che nasce all’interno del “progetto europeo 100% RES Communities” finanziato dal Programma IEE della Commissione Europea, con l’obiettivo di puntare su innovazione energetica e qualità del territorio.
Sono 5 i primi Comuni che insieme a Legambiente hanno deciso di aderire e lanciare questa nuova iniziativa, con l’obiettivo comune di rilanciare i territori in chiave energetica, offrendo spunti per uno sviluppo energetico rinnovabile, sostenibile e democratico. La Rete sarà anche un modo per collaborare con altri network “cugini” diffusi nei 12 Paesi europei che aderiscono al progetto 100% RES Communities..
Non solo ma lo scopo della Rete sarà anche quello di condividere conoscenze e competenze, al fine di aiutare altri territori che vogliono seguire la strada della sostenibilità energetica, mettendo in condivisioni soluzioni innovative.
La Rete Comuni Rinnovabili, continuamente aggiornata sul nuovo portale www.comunirinnovabili.it, consentirà a cittadini, turisti e curiosi di navigare attraverso i territori, scoprendo non solo il sistema energetico ma anche “la qualità dei territori”; dall’enogastronomia al turismo sportivo.
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