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Nel Comune di Argenta (FE) l’Azienda Marmocchi Angiolino Srl, produttrice di patate, ha deciso di dotare i propri stabilimenti di Santa Maria Codifiume di una nuova tecnologia fotovoltaica, perfettamente adattabile ai 4.000 mq di copertura a volta ed in sostituzione del preesistente e pericoloso amianto.

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Nel Comune di Rosà (VI) sono terminati nel 2010 i lavori per la realizzazione di una rete di teleriscaldamento di 1,5 km alimentata da un impianto a biomassa a cippato proveniente da legno vergine locale, entro 70 km per il 90% del prodotto consumato.

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A novembre 2013 nel Comune di Gubbio (PG) presso l’associazione culturale Alcatraz è stato realizzato un innovativo impianto termico integrato da 4,2 kW, alimentato da materiale organico proveniente esclusivamente da scarti e sottoprodotti forestali recuperati presso un’azienda agricola riconducibile alla stessa proprietà.

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La Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili della Toscana nasce nel 2009, con la firma dello statuto dell’Associazione “Agricoltori Custodi della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili della Toscana”, grazie ad un’intesa tra CoSviG, Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità ed un gruppo di 14 aziende quali caseifici, frantoi, aziende vinicole, allevamenti, che hanno come priorità quella della sostenibilità ambientale. Obiettivo della Comunità del cibo ad energia pulita e rinnovabile è operare tramite regole scritte nel settore agroalimentare insistendo sui metodi di produzione oltre che sui prodotti.

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Per garantire una gestione efficiente degli effluenti zootecnici producendo biogas, il Comune di Vottignasco (CN), piccola realtà a forte vocazione agricola, con allevamenti bovini e suini e piccole imprese di meccanica agricola, ha favorito la creazione di un Consorzio di 33 aziende di allevamento che conferiscono i loro effluenti e gli insilati all’impianto a biogas da 999 kW inaugurato nel 2013, realizzato e gestito dalla Egea New Energy società del Gruppo Egea di Alba.