Social Housing QUI ABITO

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Social Housing QUI ABITO

Il progetto pilota di autoconsumo collettivo promosso da ènostra e Sinergia, presso il Social Housing QUI ABITO a Padova, è stato selezionato fra i progetti oggetto di studio da parte di RSE per comprendere meccanismi e vantaggi di queste nuove realtà.
Il Social Housing QUI ABITO, situato nel Quartiere sud di Padova, realizzato dal Fondo Veneto Casa e attualmente gestito dalla Cooperativa Città So.la.re, nasce con l’obiettivo di dare risposta al disagio abitativo di coloro che faticano ad accedere al libero mercato immobiliare. Si tratta di un complesso di 4 edifici composti da 92 unità abitative, un poliambulatorio medico, un centro diurno per anziani, uno spazio riservato alle associazioni e una sala comune. Al momento, sono state raccolte circa 60 adesioni formali. Gli appartamenti sono caratterizzati da elevati standard di efficienza energetica e sono totalmente elettrificati (nessun utilizzo di gas) sia a livello dei singoli appartamenti, sia a livello condominiale. Su ciascuno dei quattro edifici, sono stati installati altrettanti impianti fotovoltaici, in attesa degli allacci alla rete, con potenze tra i 10 – 12 kWp per un totale complessivo di circa 45 kW in grado di produrre circa 47.250 kWh/ anno coprendo tutti i fabbisogni del complesso residenziale. Si stima, che grazie alle opere di efficientamento, ogni 10 kW di impianto possa soddisfare i consumi di circa 15 utenze singole. In ogni edificio, inoltre, è presente un impianto di climatizzazione di tipo centralizzato a pompe di calore aria/acqua ad alta efficienza da circa 100 kW di potenza termica/frigorifera, con una potenza elettrica massima assorbita di circa 32 kW. Si stima che, per il consumo di 8000 kWh si eviterebbero in atmosfera 3,792 tonnellate di CO2 in atmosfera. Diversi gli obiettivi del progetto: dalla raccolta e analisi dati di consumo elettrico e della domanda termica delle utenze al fine di modellizzare
Innovazioni tecnologiche
Attualmente, in ciascuna utenza degli edifici, è presente un contatore di seconda generazione 2G che riesce a fornire i dati di consumo ogni quarto d’ora. Per il rilievo di tali informazioni, verranno collegati degli appositi dispositivi direttamente a monte dei contatori stessi o nella linea dell’utente attraverso una semplice presa elettrica; e per la loro successiva visualizzazione e analisi, verrà utilizzata una piattaforma software dedicata in grado di incrociare ed elaborare flussi sia dei dati stessi di consumo in tempo reale che quelli relativi alla produzione degli impianti fotovoltaici, al netto di quella autoconsumata per le esigenze condominiali comuni. In questo modo, sarà possibile rilevare su base oraria la quantità di energia elettrica virtualmente condivisa, calcolata come la quantità minore fra quella netta immessa in rete dagli impianti fotovoltaici e quella prelevata contestualmente dalle utenze condominiali, e valutarne i relativi vantaggi economici derivanti dall’attivazione dell’autoconsumo collettivo stesso.
prelievi e immissioni di energia in rete e ripartire le quote di autoconsumo tra i vari soggetti partecipanti con analisi dei costi benefici per i diversi profili. Ma anche di tipo sociale e ambientale grazie ad una maggiore consapevolezza e un uso più razionale dell’energia da parte dei condomini, la riduzione della spesa energetica, con particolare attenzione ai consumatori vulnerabili.

 

Innovazioni tecnologiche
Attualmente, in ciascuna utenza degli edifici, è presente un contatore di seconda generazione 2G che riesce a fornire i dati di consumo ogni quarto d’ora. Per il rilievo di tali informazioni, verranno collegati degli appositi dispositivi direttamente a monte dei contatori stessi o nella linea dell’utente attraverso una semplice presa elettrica; e per la loro successiva visualizzazione e analisi, verrà utilizzata una piattaforma software dedicata in grado di incrociare ed elaborare flussi sia dei dati stessi di consumo in tempo reale che quelli relativi alla produzione degli impianti fotovoltaici, al netto di quella autoconsumata per le esigenze condominiali comuni. In questo modo, sarà possibile rilevare su base oraria la quantità di energia elettrica virtualmente condivisa, calcolata come la quantità minore fra quella netta immessa in rete dagli impianti fotovoltaici e quella prelevata contestualmente dalle utenze condominiali, e valutarne i relativi vantaggi economici derivanti dall’attivazione dell’autoconsumo collettivo stesso.
prelievi