Nel ricco territorio geotermico toscano sorge il primo birrificio artigianale al mondo che sfrutta il vapore geotermico come fonte primaria di energia nel processo brassicolo. Vapori di Birra nasce nel 2013 dall’incontro tra un mastro birraio e un professionista della geotermia e da un’intuizione: imbrigliare il vapore che esce naturalmente dalla crosta terrestre e destinarlo alla produzione di una bevanda popolare e nutriente, la birra. Così, un convenzionale impianto viene re-ingegnerizzato per essere alimentato a vapore geotermico ad alta temperatura e pressione, anziché gas naturale, proveniente dalla vicina centrale, in grado di coprire il 100% del fabbisogno energetico del ciclo produttivo, dall’ammostamento alla fermentazione. La fornitura di energia rinnovabile ha fatto realizzare un risparmio netto sui costi della fattura energetica di circa il 30%. Il valore aggiunto dell’eco-sostenibilità del prodotto, nonché il carattere avanguardistico del processo produttivo, ha fatto registrare un guadagno d’immagine e di interesse da parte di clienti e consumatori. Per ogni ettolitro di birra prodotta si risparmiano 3,3 m3 di gas naturale e non sono emessi in atmosfera 5 kg di CO2.
Oggi il birrificio produce quattro varietà di birre: Magma, Geyser, Sulfurea e Thera. Le materie prime sono accuratamente selezionate, privilegiando le risorse del territorio, e tutto il processo è svolto con cura e perizia artigianale di pari passo alle nuove tecnologie. La capacità produttiva annua è di circa 60.000 litri di birra, imbottigliata o confezionata in fusti di materiale eco-compatibile Key Keg. Il costo dell’investimento iniziale, 66.000 euro, è stato per più della metà sostenuto dal Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (COSVIG). Il tempo di rientro atteso è di 5 anni. Le birre sono distribuite in Toscana, Lazio e Calabria e si possono bere direttamente nel Brew Pub di Vapori di Birra, accompagnate da un paniere di prodotti locali.