Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve

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Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve

L’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve nasce nel 2010 con l’obiettivo di intraprendere una serie di azioni volte alla valorizzazione delle risorse tipiche del territorio montano, contribuendo alla diminuzione delle emissioni di CO2 e della dipendenza da combustibili fossili e incentivando la filiera bosco-energia e creando reddito integrativo alle amministrazioni e alle comunità. Per l’Unione, la valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili è stato, fin dalla sua nascita, uno degli obiettivi strategici da sviluppare, seguendo la strada già intrapresa dall’Ente nella sua precedente veste di Comunità Montana Montagna Fiorentina. Diversi gli interventi realizzati: per quanto riguarda le biomasse legnose, è in funzione già dal 2004, l’impianto da 320 kWt connesso alla rete di teleriscaldamento di Rincine, il primo in Toscana e situato nel Comune di Londa a servizio interamente di utenze pubbliche; da aprile 2010 è attivo l’impianto di Pomino (Comune di Rufina – 970 kWt) che fornisce riscaldamento e acqua calda a 84 famiglie della frazione; nel giugno 2011 è entrato in funzione l’impianto di Castagno d’Andrea (Comune di San Godenzo – 980 kWt) a servizio di 93 famiglie e 2 utenze pubbliche; infine nell’aprile 2012 è stato inaugurato l’impianto di Vallombrosa (Comune di Reggello – 900 kWt) a servizio della millenaria Abbazia dei monaci vallombrosani e delle strutture del Corpo Forestale dello Stato. Per la parte elettrica a produrre energia sono un impianto mini idroelettrico, nel Comune di Rincine, da 37 kW, entrato in funzione nel 2005 diversi impianti fotovoltaici per complessivi 60 kW realizzati su edifici comunali e un impianto microeolico all’interno del complesso di Rincine. Attualmente il 100% dell’energia fornita dall’Ente, è rinnovabile. In questo periodo sono inoltre allo studio nuovi progetti al fine di aumentare la quota di energia da fonti rinnovabili, dando priorità sia alle risorse più tipiche dell’ambiente montano, il legno e l’acqua, senza trascurare le tecnologie applicabili alle altre fonti rinnovabili di energia: la radiazione solare e l’energia cinetica del vento.