Decarbonizzare l’Italia: quali costi e opportunità economiche?

SHARE
, / 0
Decarbonizzare l’Italia: quali costi e opportunità economiche?

Lo studio di Eurac Research che prende in esame gli scenari energetici ottimali e il loro impatto sul carbon budget.

Se l’Italia vuole fare la sua parte per mantenere l’aumento medio della temperatura globale sotto 1.5°C, potrà emettere ancora 3,8 miliardi di tonnellate di CO2. La cifra sembra alta, ma con lo scenario energetico attuale il nostro carbon budget sarà esaurito in soli dieci anni. Per individuare gli scenari energetici ottimali in grado di accelerare la decarbonizzazione del Paese, Eurac Research ha utilizzato un avanzato modello di ottimizzazione basato sull’andamento orario della produzione e dei consumi di energia elettrica, termica e dei trasporti in un intero anno. Lo studio del centro di ricerca altoatesino mostra come la decarbonizzazione permetta di risparmiare diversi miliardi di euro all’anno sull’acquisto di combustibili fossili, liberando risorse da investire sul territorio per produrre energie rinnovabili in loco e realizzare interventi di efficientamento.

Il PNIEC (Piano nazionale integrato energia e clima) è il piano stilato dal governo italiano per rispettare gli obiettivi europei in tema di emissioni di CO2 (meno 40% rispetto al 1990), quota di energie rinnovabili (più 30%) ed efficienza energetica (più 43%). Secondo lo studio di Eurac Research, l’attuazione di questo piano farà aumentare il costo annuale del sistema energetico italiano del 5,4%. Questo calcolo si basa su un modello di ottimizzazione che ha valutato oltre 10 mila scenari energetici. Il modello ha permesso inoltre ai ricercatori di individuare uno scenario avanzato per il 2030 in grado di ridurre le emissioni di CO2 di un ulteriore 10% e mantenere invariata la spesa energetica rispetto al PNIEC.
Si tratta di uno scenario raggiungibile con interventi in tutti i settori, ma in particolare con una forte spinta della mobilità elettrica, delle rinnovabili per il settore elettrico e dell’efficienza energetica.

La mobilità elettrica dovrebbe infatti toccare il 20% del totale dei veicoli, la capacità totale delle installazioni fotovoltaiche dovrebbe arrivare a 86 gigawatt e quella delle installazioni eoliche a 48 (oggi questi valori sono rispettivamente 9 e 19 circa). Oltre a questi interventi, lo scenario avanzato 2030 considera che il 30% degli edifici dovrebbe essere risanato dal punto di vista energetico.

Si tratta di obiettivi molto ambiziosi, ma il nostro studio mostra che fare meglio in termini di emissioni inquinanti è possibile ed è soprattutto una grande opportunità economica, al momento ancora poco sfruttata” afferma Wolfram Sparber, direttore dell’Istituto per energie rinnovabili di Eurac Research. Lo scenario individuato dai ricercatori riduce infatti i costi legati all’importazione di combustibili fossili di oltre 7,3 miliardi all’anno rispetto alla situazione attuale. Sono risorse che possono essere investite nella produzione di energia rinnovabile in loco e soprattutto nell’efficientamento energetico degli edifici, creando posti di lavoro e sostenendo l’economia locale.

Lo studio di Eurac Research ha inoltre messo in relazione i dati sulle emissioni dei diversi scenari energetici con il carbon budget per l’Italia. Questo calcolo fa emergere i limiti degli scenari al 2030 e quindi la necessità di valutare una decarbonizzazione ancora più veloce.

Scarica la presentazione dello studio

 

Bolzano, 04.12.19
Contatto: Elena Munari, elena.munari@eurac.edu, Tel. 0471 055 021, 335 8201162

Eurac_Research_-_logo